NEMICO PUBBLICO

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martedì 3 dicembre 2013

CineJamo au CineForum _rassega 2013|14 >> dicembre



L’Associazione Culturale Giovanile OCCHIO!

In collaborazione con il Centro Sociale IL PIDOCCHIETTO presentano:



CineJamo au CineForum _rassegna 2013|14



tutti i giovedì alle ore 21.30



** …con un paio di scarpette rosse ** _contro la violenza sulle donne

Il 25 novembre 1960, nella Repubblica Dominicana, le sorelle Mirabal, mentre si recavano a far visita ai loro mariti in prigione, furono bloccate sulla strada da agenti del Servizio di informazione militare. Condotte in un luogo nascosto nelle vicinanze furono torturate, massacrate a colpi e strangolate, per poi essere gettate in un precipizio, a bordo della loro auto, per simulare un incidente. Tale assassinio verrà ricordato come uno dei più truci della storia dominicana.

Secondo la risoluzione ONU, il 25 novembre è la “Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne”. A seguito di questa ricorrenza si sono tenute, anche quest’anno, migliaia di iniziative, mostre, convegni, in tutta Italia, culminati a Roma con una grande manifestazione fuori dal Campidoglio.

L’Associazione “Occhio!” vuole omaggiare questa celebrazione, ricordando e tenendo bene a mente che oltre il 93% delle donne italiane subisce violenza all’interno delle mura domestiche; che sono 6 milioni e 800 mila (cioè il 31,9% della popolazione femminile) le donne italiane tra i 16 e i 70 anni ad aver subito violenza, fisica o sessuale, almeno una volta nella vita; che la violenza di genere si esprime su donne, uomini e minori in vari modi ed in tutti i paesi del mondo; che esiste la violenza domestica esercitata soprattutto nell’ambito familiare o nella cerchia di conoscenti, attraverso minacce, maltrattamenti fisici e psicologici, atteggiamenti persecutori, percosse, abusi sessuali, delitti d’onore, uxoricidi passionali o premeditati; che i bambini, gli adolescenti, ma in primo luogo le bambine e le ragazze adolescenti sono sottoposte all’incesto; che il femminicidio, sia in Italia che nel resto d’Europa, resta ancora un problema da affrontare ed arginare per far sì  che le donne sappiano che non sono più sole e che ribellarsi è possibile, ma soprattutto per gli uomini perché prendano le distanze dal “machismo criminal” e si schierino affianco alle donne quotidianamente per fermare la mattanza.





> 05 dicembre

La bestia nel cuore

di Cristina Comencini // Drammatico – Italia/Francia/Spagna/Gran Bretagna, 2005



È stata violata Sabina, come Daniele, suo fratello, prima di lei. Abusata dal padre, condannata dal silenzio della madre. Ma Sabina tutto questo non lo sa, non lo sa ancora mentre, nella sala di doppiaggio, dove lavora, presta la sua voce a una giovane donna stuprata in un film per la televisione. Urla, Sabina, si difende al microfono e subito dopo torna a sorridere al collega che le ansima accanto. Ma poi una notte, dentro un sogno, accade una cosa terribile e Morfeo la consegna all'orrore di un fatto rimosso. La morte dei genitori e la gravidanza desiderata ma inattesa costringono la donna a un viaggio oltreoceano dove vive e si nasconde quel che resta della sua famiglia, un fratello ferito dalla stessa "bestia". Daniele, silenzioso e rassegnato, che parla di architettura, del tempo e della natura soltanto per anticipare o addirittura eludere il dolore della sorella, arrivato fino a lui per interrogarlo.





> 12 dicembre

Il Cerchio

di Jafar Panahi // Drammatico – Iran, 2000



Otto ritratti di donne, otto storie di quotidiana sopravvivenza raccontate con la semplicità di un linguaggio che non cerca di emozionare lo spettatore, ma al contrario di accompagnarlo, mantenendo il più possibile un punto di vista distaccato. Il cerchio rimanda, in qualche modo, alla circolarità e alla frammentazione della narrazione, che descrive uno dopo l'altro ciascun personaggio. Le vicende si succedono apparentemente in modo del tutto casuale. Il cerchio si ricompone, chiudendosi, soltanto nel finale. Sorprende la bravura di Panahi, nell'essere riuscito a descrivere, con grande sensibilità ed efficacia - per lo più attraverso i gesti - personaggi così autentici, come quelli di queste donne costrette a vivere ai margini di una società estremamente rigida e codificata.





> 19 dicembre

Il segreto di Esma

di Jasmila Zbanic // Drammatico – Bosnia-Herzegovina, 2006



Sarajevo, anno 2006. Le dolorose ferite della lunga guerra jugoslava, degli assedi serbo-bosniaci sono ancora tangibili e visibili, nel tessuto urbano e nell'animo delle persone. Esma, bosniaca, lavora come cameriera in un fumoso e losco club; vive con l'adolescente, irrequieta, adorata e irrispettosa figlia Sara. Chi sia il padre di Sara è l'angoscioso e torturante segreto di Esma. Quando alla fine la donna riuscirà a rivelarlo alla figlia, e a parlarne lei stessa, sul volto di entrambe sboccerà una nuova serenità e una complicità d'amore totale.



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Centro Sociale IL PIDOCCHIETTO

Via Don Angelo Francorsi (Scuola Media “M. Sabellico”) – Vicovaro (Roma)

martedì 5 novembre 2013

CineJamo au CineForum _rassega 2013|14 >> novembre



L’Associazione Culturale Giovanile OCCHIO!



In collaborazione con il Centro Sociale IL PIDOCCHIETTO presentano:







CineJamo au CineForum _rassegna 2013|14







tutti i giovedì alle ore 21.30







**L’Italia di Lizzani **



Omaggio al maestro Carlo Lizzani, scomparso lo scorso Ottobre. Uno degli ultimi romanzieri neorealistici che il cinema italiano abbia conosciuto. Lizzani è colui che, attraverso testimonianze precise o racconti dettagliatissimi, fa breccia nel cuore del pubblico, raccontando un cinema che non si può ignorare e una vita che è chiusa a doppia mandata nei suoi segreti. Autore di storie drammaticamente reali, è il narratore di leader di sinistra scomparsi, rimpianti per lo spessore umano, l'intelligenza politica e l'esemplarità morale. Muore suicida nel pomeriggio del 5 ottobre 2013 a Roma, come il grande Mario Monicelli, all'età di 91 anni. Il regista si è gettato dal balcone dell'appartamento in cui viveva, nel quartiere Prati, lasciando in casa un biglietto: "Stacco la chiave".







> 07 novembre



Torino Nera



di Carlo Lizzani // Drammatico – Italia, 1972







Un giovane e coraggioso avvocato decide di aiutare due bambini a dimostrare l'innocenza del loro padre mandato in prigione da un boss mafioso. Dopo intricate e violente vicende si comincia a intravedere la verità.











> 14 novembre



Roma bene



di Carlo Lizzani // Drammatico – Italia, 1971







Sfilata di personaggi corrotti e squallidi nell'alta società romana che fanno capo al salotto della contessa Silvia Santi. Durante una crociera su uno yacht muoiono tutti in mare. Dalla pièce “Mani aperte sull'acqua” di Luigi Bruno Di Belmonte, adattata da Luciano Vincenzoni e Nicola Badalucco, una tardiva e maldestra variazione sui temi di “La dolce vita” in un tentativo di mescolare commedia, dramma, satira, cinema di denuncia sociale.











> 21 novembre



Achtung! Banditi!



di Carlo Lizzani // Guerra – Italia, 1951







La guerra partigiana a Genova e nell'Appennino ligure fino al passaggio dei repubblichini tra le file dei partigiani. Realizzato in formula cooperativa, il 1° film di Lizzani è apprezzabile per le intenzioni più che per i risultati.











> 28 novembre



Banditi a Milano



di Carlo Lizzani // Drammatico – Italia, 1968







Il film racconta la rapina al Banco di Napoli (in largo Zandonai a Milano) del 25 settembre 1967 ad opera della banda Cavallero.



“Banditi a Milano” è una sorta di spartiacque tra il cinema neorealista e generalista e quello ricavato dall'attualità, vale a dire che nel 1968, in pieno dominio dello spaghetti-western, dopo il peplum e contemporaneamente all'esplosione del noir all'italiana, rozzo e violento, il film di Carlo Lizzani si impone per la sua secchezza e aderenza ai fatti realmente accaduti. La sanguinosa rapina messa in atto dal bandito Cavallero, interpretato con istrionico naturalismo da Gian Maria Volontè e Don Backy è un bell'esempio di instant movie, privo lodevolmente di una visione politica di parte, come accade oggi, ma ancora sufficientemente energico, tanto da consigliarne la visione, che consente di gettare uno sguardo sull'Italia di quegli anni.







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Centro Sociale IL PIDOCCHIETTO



Via Don Angelo Francorsi (Scuola Media “M. Sabellico”) – Vicovaro (Roma)

giovedì 17 ottobre 2013

25|10 > NEMICO PUBBLICO _presentazione libro



L’Associazione Culturale Giovanile OCCHIO! è lieta di presentare:

NEMICO PUBBLICO | pecorelle, lupi e sciacalli
Oltre il tunnel dei media: una storia NOTAV

Venerdì 25 Ottobre > ore 17.30
Presentazione del libro e dibattito con
Marco Bruno – attivista NOTAV – e i compagni della Valle

Presso il
Centro Sociale IL PIDOCCHIETTO
Scuola Media “M. Sabellico” – via Don A. Francorsi – Vicovaro (Roma)

Questo libro nasce dalla volontà di divulgare l’analisi e le riflessioni su quello che riteniamo essere un grave sopruso che ha coinvolto un gruppo di amici, colpendone uno solo. Vorremmo provare a mettere a nudo alcuni dei meccanismi “perversi” che regolano il mondo dell’informazione e di quello, a esso strettamente connesso, del Potere.

La nostra analisi dei fatti rivela un attacco mediatico in piena regola capace di creare ad arte il “mostro” per colpirlo e distruggerlo, distogliendo l’attenzione dalla lotta al TAV che in quei giorni stava riscuotendo simpatie e solidarietà in tutta Italia. Una manovra subdola e purtroppo perfettamente riuscita, che ha saputo smuovere gli istinti più bassi e beceri della popolazione, annebbiando le sue scarse e residue capacità di analisi e di critica sui movimenti sociali e sui meccanismi di manipolazione dell’opinione pubblica.

Una spirale di “informazione” che sacrifica intenzionalmente l’obiettività alla soggettività, che mostra la parte (decontestualizzata) anziché il tutto. Un vortice gelatinoso che fagocita tutti tanto da riuscire ad imporre senza coercizione quello che alla fine si è configurato come un pericoloso “pensiero unico”. Nel vortice sono tristemente caduti anche la maggioranza degli operatori dell’informazione che con differente livello di intenzionalità e di consapevolezza, hanno scelto di amplificare l’eco di una non-notizia, a scapito della verità.


da Giap – Wu Ming – Nemico Pubblico è un libro curato dal comitato No Tav Spinta dal Bass. Raccoglie diversi contributi su uno dei più emblematici casi di “mostrificazione” mediatica degli ultimi anni, quello di Marco Bruno, il “ragazzo della Pecorella”. Ci siamo occupati di quella storia poco tempo fa, e infatti anche la nostra ricostruzione è inclusa nella raccolta, di fianco a testi di colleghi come Erri De Luca, Ascanio Celestini e Claudio Calia, nonché di svariat* attivist* No Tav.
Gli introiti del libro vanno interamente al fondo per le spese legali del movimento, che negli ultimi tempi sta subendo un giro di vite repressivo. Lo stesso Marco si è ritrovato al centro di una nuova vicenda farsesca, che il libro non ha fatto in tempo a “coprire”.
Il giro di vite sembra farsi più rabbioso man mano che il demenziale progetto del TAV Torino-Lione perde pezzi e finanziamenti. Il “corridoio” Lisbona-Kiev a cui doveva agganciarsi non esiste più da tempo, e il tutto appare sempre più campato in aria. Eppure la repressione colpisce duro. Tanto che alcuni ipotizzano sia iniziata una “ritirata in stile Wehrmacht delle lobby SìTav”. Ritirata, perché molto probabilmente il TAV non si farà, ma ritirata violenta, che si lascerà dietro una scia di denunce, processi e anni di prigione. Ritorsione contro un movimento che ha capito l’assurdità del progetto con molti anni di anticipo e lo ha contrastato senza farsi mai intimidire, e al tempo stesso duro monito per chi lotterà domani e altrove.
In poco più di un mese – e nemmeno un mese qualsiasi: agosto! – Nemico Pubblico ha esaurito la prima tiratura di 1000 copie e adesso va in ristampa. Dato che non ha una vera e propria distribuzione in libreria, e viene venduto solo alle (sinora affollatissime) presentazioni o inviato a chi lo richiede per posta (basta scrivere a postmaster@spintadalbass.org), l’esito è stupefacente.
Ma il successo di vendite non è il solo risultato conseguito da questo libro: c’è anche l’evidente crisi di nervi di alcuni elementi di spicco del fronte Sì Tav e della nomenklatura. Chi ha seguito le polemiche di questi giorni ha potuto constatare che i libri (certi libri) possono ancora fare paura, persino in quest’Italia dove legge pochissima gente.
Per noi che due anni fa combattemmo sul fronte del cosiddetto #rogodilibri è stata solo una conferma, ma per altri è una vera scoperta.
Nell’ordine: il 14 agosto Il Fatto Quotidiano ha pubblicato la prefazione di Erri De Luca a Nemico Pubblico.
Ciò ha fortemente infastidito il procuratore di Torino Gian Carlo Caselli.
Caselli è idolatrato da molti in virtù dei suoi trascorsi nell’Antimafia, ma tali trascorsi non raccontano tutta la sua storia, né dovrebbero schermarlo da qualsivoglia critica, come invece pensa qualcuno. Una delle tare che ereditiamo dalla lunga stagione del berlusconismo è proprio la visione acritica della magistratura e dei suoi “eroi”.
Nel caso specifico di Caselli: sul suo modo di intendere il proprio ruolo (anche sul palcoscenico dei media) e l’azione penale ci sarebbe molto da dire. Qualcosa scrisse a suo tempo il Luther Blissett Project nel saggio del 1999 Nemici dello Stato, ma senza andare troppo in là, si chieda ai valsusini cosa pensano dell’operato e dei sempre più frequenti proclami del settantaquattrenne capo procuratore, nonché della discrasia tra come egli descrive la valle (praticamente un “covo” di terroristi) e come la vive chi da oltre vent’anni è parte di un’eccezionale lotta di massa per scongiurare uno scempio ambientale, economico, sociale.

Lo diciamo ai disinformati: i No Tav ci sono dal 1989. Grazie a loro non s’è fatta l’ennesima inutile mostruosità di cui lamentarsi a giochi fatti. La loro resistenza ultraventennale ha permesso di vedere il bluff di un’opera velleitaria e obsoleta, che oggi in Europa nessuno vuole più (la stessa Francia non la ritiene prioritaria e l’ha appena rinviata alle calende greche).
Grazie ai No Tav che da oltre vent’anni tengono in scacco questa porcheria, la verità sta emergendo prima dell’irreparabile anziché dopo, come di solito accade in questo Paese di cattedrali nel deserto.
Ergo, i No Tav sono eroi civili.
Ma torniamo alle conseguenze di Nemico Pubblico.
Dapprima Caselli si è lamentato della prefazione di De Luca in una lettera al giornale, poi ha rilasciato un’intervista in cui agitava per l’ennesima volta lo spauracchio del terrorismo e lanciava obliqui avvertimenti agli intellettuali “cattivi”. Si riferiva non solo a De Luca, ma anche a Gianni Vattimo, filosofo recentemente “attenzionato” dalla procura per le sue simpatie No Tav. Quando De Luca gli ha risposto (“Caselli esagera”), alcune sue affermazioni sulla necessità di sabotare il TAV hanno fatto inalberare la società LTF (Lione-Torino Ferroviaria), che ha annunciato un’azione legale ai danni dello scrittore. A quel punto, il vicepresidente pidiellino del COPASIR (il comitato di controllo sui servizi segreti) ha proposto il boicottaggio dei libri di De Luca.
Noi, com’è ovvio, stiamo con De Luca. Quello che ha detto e scritto lui sul TAV lo pensiamo e lo abbiamo più volte detto e scritto anche noi.
Ad ogni modo, niente male per un libretto autoprodotto! Perché non lo ordinate anche voi? Ribadiamo: basta scrivere a postmaster@spintadalbass.org. Costa solo 10 euro, e aiuterete gli imputati No Tav.

venerdì 11 ottobre 2013

CineJamo au CineForum _rassegna 2013|14 >> ottobre



L’Associazione Culturale Giovanile OCCHIO!
In collaborazione con il Centro Sociale IL PIDOCCHIETTO presentano:

CineJamo au CineForum _rassegna 2013|14

tutti i giovedì alle ore 21.30

**Silvio Storie’s **
Nell’attesa che sia scritto il destino politico dell’uomo che, nel bene o nel male (a seconda dei punti di vista) ha fatto il bello e cattivo tempo (…appunto) della politica italiana negli ultimi venti anni; riparte la rassegna di cineforum targata “Occhio!” e “Il Pidocchietto”. Si parte con una “dedica speciale” quindi a chi ha trasformato la Politica da “direzione della vita pubblica” a televisione, tronisti, paillettes, tette e culi e varietà.

> 17 ottobre
Bye Bye Berlusconi!
di Jan Henrik Stahlberg // Commedia Politica – Germania, 2005

Il film si snoda tra due storyline che si incrociano per tutta la durata del film fino al finale. Da una parte troviamo quella dello staff che produce e realizza il film, tormentato dalle possibili conseguenze che potrebbe avere la pellicola e da molte difficoltà, come le continue perquisizioni della polizia, incidenti di ogni tipo e, addirittura, una misteriosa esplosione. Dall'altra le vicende si incentrano sulla vita di Micky Laus, un importante quanto disonesto imprenditore nel campo delle angurie, proprietario di “TeleAnguria” emittente dal palinsesto ingolfato di veline scollacciate, quiz a premi e deliranti maratone oratorie del protagonista. La squadra di calcio di cui è presidente è la scalcinata compagine amatoriale “AC Topolonia”, inoltre è il leader di “Forza Topolonia”. Il magnate viene rapito e vengono uccise le sue guardie del corpo. I rapitori lo processano nella prigione del popolo. Il verdetto arriverà dal popolo del web ma Laus non andrà in carcere, attraverso una serie di rovesciamenti rocamboleschi.


> 24 ottobre
Shooting Silvio
di Berardo Carboni // Commedia – Italia, 2007

Kurtz è un giovane ragazzo orfano facoltoso e irrequieto che non prova entusiasmo nel vivere. Dopo che il suo libro vende pochissime copie, Kurtz decide di organizzare una festa in cui invita tutti i suoi amici ad aiutarlo a scrivere un nuovo libro intitolato "Shooting Silvio" nel quale ognuno di loro dovrà indicare un motivo e un metodo per eliminare (fisicamente, politicamente, metafisicamente...) il presidente del consiglio, Silvio Berlusconi. Nessuno però dei suoi compagni intende aiutarlo e così Kurtz sprofonda in una disperazione profonda e senza fine. Lasciato dalla fidanzata, circondato da persone che non lo capiscono, il ragazzo capisce che l'unico modo per realizzare "Shooting Silvio" è uccidere proprio lo stesso Silvio Berlusconi. Da quel momento impiegando tutte le sue forze architetta un piano per rapire e uccidere il premier.


> 31 ottobre
Ho ammazzato Berlusconi
di Gianluca Rossi e Daniele Giometto // Drammatico – Italia, 2008

Come accaduto nella realtà anche nel film le elezioni politiche del 2001 vengono vinte da Silvio Berlusconi.
La trama ruota attorno alle vicende di Livia e Matteo, una coppia sposata di pensiero rosso radicale. La vittoria di Berlusconi crea scompiglio nei vari reparti di militanti di sinistra, e quando Livia (ancora più fanatica del marito per quanto riguarda la politica) viene a sapere proprio da Matteo che quest'ultimo alle recenti elezioni ha votato per il capo di “Forza Italia” si scatena una furibonda litigata tra i due.
Il diverbio si conclude con la fuga di Livia da casa nel cuore della notte, e per disgrazia viene colpita da un fendente caduto dal cielo derivato da una vicina esplosione in volo di un aereo. Matteo assiste alla scena e sconvolto sale sulla propria automobile e sotto il forte temporale non vede un uomo che attraversa la strada e lo investe, fuggendo. Dopo un primo momento di incertezza, Matteo torna indietro, ma, nel soccorrere la vittima, la cui identità è nascosta da uno strato di fango, la uccide incidentalmente con il cric dell'auto. Tornato a casa seppellisce il cadavere nel giardino dinanzi casa, dopo avergli sottratto il portafogli con i documenti; rientrato, con orrore si rende conto di aver "ammazzato Berlusconi".

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Centro Sociale IL PIDOCCHIETTO
Via Don Angelo Francorsi (Scuola Media “M. Sabellico”) – Vicovaro (Roma)